giovedì 16 dicembre 2010

Cambiare il mondo in cinque passi


Manitonquat (Medicine Story) noi lo chiamiamo affettuosamente e semplicemente "Story".

In questi giorni, attraverso Facebook Story ci ha comunicato i cinque passi da intraprendere insieme e che possono cambiare noi stessi (e il mondo).
E' dedicato a Mike Markovits fondatore del Re-Evaluation Counseling.
Segue il testo originale inglese.


CAMBIARE IL MONDO
Dedicato a Mike Markovits,
(Re-evaluation Foundation)


C’è un’ultima possibilità di trasformazione per questo mondo.
Ho questo amico – MikeSempre un grande sorriso
Perché lui sta cambiato il mondo.
Rilassato. Pensoso. Si diverte.
Allora, cos’è che funziona per te? Dico io.
Cinque passi, dice lui. Eccoli qui.

Il primo passo è scaricarsi. Liberarsi, scaricare.
Se trattieni i tuoi sentimenti hai perso.
Perso la tua energia, confuso la tua mente.
Fingendo, sei solo nell’automatismo.
Tocca quel terrore, quella rabbia, queste lacrime,
gira sperduto in un posto sicuro, con qualcuno
che ti ascolta, ti capisce, ti incoraggia.

Secondo passo: Innamorati di tutti -
Innamorati di tutte le persone che incontri.
Suona bene, ma “suona” difficile. Non lo è.
Le persone sono veramente amabili
dopo che hai fatto passare le cose che le hanno terrorizzate e frustrate.
So cosa vuoi dire, Mike. L’ho fatto per anni, e funziona per me.

Terzo passo: Studia il problema. Funziona.
I problemi sono enormi. Ma sono uno studente
Tutta la mia vita io guardo, ascolto, leggo,
imparo, un po’ alla volta, e ciò aiuta
a immaginare come siamo arrivati a questo casino,
e come possiamo cominciare a rimediare.

Quarto passo: Abbi una visione. Come vuoi che sia il mondo,
come dovrebbe essere
per essere adatto all’uomo e alla felicità,
come lo vogliamo per noi stessi – soprattutto per i nostri figli.
Rendilo perfetto, il tuo sogno, perché no?
Può accadere, se tutti noi lo vogliamo.

Ultimo passo: Datti da fare. Butta via le cose sbagliate,
rimboccati le maniche, comincia a costruire i tuoi sogni.
Non da solo – abbiamo bisogno gli uni degli altri,
abbiamo bisogno di persone nel nostro mondo.
Ma tutti vogliamo la pace, la salute, la felicità, l’amore,
che ce ne sia abbastanza per tutti,
nessuno escluso dal nostro sogno – il NOSTRO mondo.

Allora grazie, Mike. Lo sto facendo.
Ho espresso i miei sentimenti agli amici più cari,
mi innamoro ogni giorno di sempre più persone.
Continuo a osservare, ascoltare, leggere, imparare,
io ho intrecciato un sogno con tutti insieme,
e ho lavorato a ciò per anni.

Ma Mike dice, rilassato, – va bene.
Non serve diventare troppo nervosi, lo so.
Così sorrido alla promessa di qualcosa da fare,
e rido e gioco con tutti i bambini.
Ricordo di continuare ad avvicinarmi a tutti,
amo il mondo, la vita, me stesso, e mi diverto di più

Manitonquat

- VERSIONE ORIGINALE INGLESE -

CHANGING THE WORLD
Dedicated to Mike Markovitz,
Re-evaluation Foundation

It's about an extreme makeover for this world.
I got this friend – Mike – Always a big smile
Because he is changing the world.
Relaxed. Thoughtful. Having fun.
So what is it works for you? I say.
Five steps, he says. And here they are.

First step is discharge. Discharge, discharge.
If you bottle up your feelings you lose.
Lose your energy, confuse your mind,
Pretending, you’re just on automatic.
Tap that terror, that rage, those tears,
Turn loose in a safe place, with someone
Who listens, understands, encourages you.

Second step: Fall in love with everyone
Fall in love with everyone you meet.
Sounds good, but sounds hard. It’s not.
People are really lovable after you pass
The things that terrorized and frustrated them.
I know what you mean, Mike, I been
Doing it years now and it works for me.

Third step: Study the problem. That’s work.
The problems are huge. But I’m a student –
All my life I watch, I listen, I read,
I learn, little by little, and it helps
To figure out why things got to this mess,
And how we might start to untangle it.

Fourth step: Have a vision. How you want
The world to look, how it should be
If it ever were to be fit for human life
And happiness, how we want it
For ourselves - especially for the children.
Make it impeccable, your dream, why not?
It could happen, since we all want it.

Last step: Get to work. Get off your duff,
Roll up your sleeves, start to build the dream.
Not alone – we need each other, we need
People in our world. But we all want peace,
Health, happiness, love, enough for all,
No one left out of the dream – OUR world.

So thanks, Mike. I am doing it.
I let out my feeling with close friends,.
I fall I love every day with more and more.
I keep watching, listening, reading, learning,.
I have woven a dream of us all together,
And I have been working at that for years.

But relaxedly says Mike – that’s good.
It doesn’t help to get too tense, I know.
So I smile at the promise of something to do,
And I laugh and play with all the children.
I remember to keep getting closer to everyone,
Love the Earth, life, myself, and have more fun.

Manitonquat

mercoledì 16 giugno 2010

Trascrizione da un discorso di Manitonquat

"Questa società, questo sistema ci fa del male in tre modi e sono tutti e tre devastanti. Noi non ci pensiamo, io vorrei che ci mettessimo un attimo l'attenzione, tutti insieme.
Prima cosa: questo sistema ci impedisce di amarci. Quando non ti ami ti è difficile capire chi sei davvero, non riconosci il tuo potere completamente. Non vedi la completa intelligenza che hai. La capacità che hai di risolvere tutto. E non ti rendi conto di come sei completamente amorevole. E non ti rendi conto di quanto il tuo bisogno più grande sia quello di essere di aiuto agli altri. Quindi noi siamo isolati da noi stessi.
Secondo: noi siamo isolati dagli altri. Perché non riusciamo a guardare gli altri e a capire chi sono davvero. Noi vediamo che sono identificati con dei condizionamenti, con dei comportamenti negativi e così quello è il modo in cui noi li vediamo e quindi noi ci isoliamo l'uno dall'altro.
La terza cosa che è altrettanto importante è che noi ci siamo separati dal mondo della natura. Questa società riempie le nostre vite con dei beni materiali, con qualsiasi tipo di giocattoli affascinanti, cellulari che fanno video, musica... e tutta la nostra vita è lì con questo cellulare, vedete gente per la strada sempre attaccata al telefono, sono lì... altrimenti, se non sono al cellulare passano ore e ore al computer...
Da noi (in America) abbiamo la "Scuola della Natura". Abbiamo tanti bambini che vengono da casa o dall'asilo... e come vengono con noi nella foresta i loro occhi si spalancano, perché hanno passato tutto il loro tempo davanti ad uno schermo o ad un monitor e l'unica natura che vedono di solito è quella che fanno vedere nei programmi televisivi di natura. Ma qui finalmente, nella foresta, vedono la vera natura ed è così eccitante per loro... Vogliono vedere tutti gli animali, i pesci, gli uccelli, vogliono vedere le piante, i fiori, li vogliono coltivarle... e lì vi rendete conto del potere di guarigione che abbia la natura per noi... se ti senti veramente depresso e tagliato fuori vi fate una bella passeggiata nel bosco e la vostra anima ritorna a voi.
Ma questa società, questo sistema, fa di tutto per riempire la vostra casa di spazzatura e ci isola dalla nostra Madre, dalla Sorgente. Ed è una cosa dura da superare da soli ed è per questo che abbiamo bisogno l'uno dell'altro, per ritornare alla Creazione."
Manitonquat (Celleno 2010, sabato 5 giugno - mattina)

giovedì 8 aprile 2010



“È chiaro che la via per guarire la società dalla sua violenza e dalla mancanza di amore è quella di sostituire la piramide di dominio con il cerchio dell’eguaglianza e del rispetto”.
Manitonquat, Medicine Story
(parole pronunciate nel 1998, alle Nazioni Unite durante il 50° anniversario della morte di Gandhi)

sabato 27 marzo 2010



Il modo in cui gli indiani intendono la vita presuppone una grande libertà.
Un intenso e profondo amore per la natura, rispetto per la vita, una fede continua nello Spirito supremo
e principi di verità, onestà, eguaglianza, generosità e fratellanza guidano i rapporti fra gli esseri qui sulla terra.
Luther Standing Bear - Capo Oglala Sioux

giovedì 18 marzo 2010

Per un'agricoltura naturale fino in fondo...




Scrive Luigi Gallo su http://protonutrizione.blogosfere.it/2007/02/masanobu-fukuoka.html

Incontrai questo piccolo grande uomo la prima volta circa 25 anni fa in occasione di una suo viaggio in Europa per l'invito a un convegno sul biologico in Austria.
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Masanobu Fukuoka è un microbiologo giapponese che sviluppò, già a partire dagli anni '40, un metodo definito "agricoltura naturale" o anche "agricoltura del non fare".
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Ricordo che fui colpito molto dal fatto che in una visita ad alcune fattorie biologiche egli rispondesse alle domande degli agricoltori presenti, i quali chiedevano ragguagli tecnici, soprattutto con poesie, disegni, insegnamenti di vita...
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Per M. Fukuoka infatti lo scopo vero dell’agricoltura non è far crescere i raccolti, ma la coltivazione e il perfezionamento degli esseri umani: una via di ricerca interiore.
Per Fukuoka bastano 1000mq a persona per arrivare all’autosufficienza alimentare, ma la cosa più importante è che la cura del proprio campo, armonizzandosi con i cicli della natura, nutre non solo il corpo, ma anche l'anima.
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Fukuoka stava dicendo a quei contadini che, col suo metodo, potevano smettere di "faticare" e trovare il tempo per fare anche arte, poesia, crescere spiritualmente. Questa era per lui la cosa più importante da comunicare.
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II principi rivoluzionari del metodo Fukuoka sono:
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- non arare
- non diserbare
- non concimare
- non potare.
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In tal modo egli riesce a coltivare sullo stesso appezzamento una grande varietà di piante e la fertilità del terreno aumenta stagione dopo stagione, ottenendo anche due raccolti nello stesso anno.
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Con questo approccio, in 50 anni di effettivi e straordinari risultati, ha messo in serio dubbio tutte le certezze sia dell'agricoltura tradizionale che di quella scientifica.
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Ad esempio egli ha dimostrato che l'effetto provocato dall'aratura è controproducente perché compatta il terreno e ne diminuisce la porosità rendendolo progressivamente sempre più duro.
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Anche uno dei lavori tipici – più estenuante un tempo, quando si faceva a mano, e più inquinante oggi a causa dell'uso dei diserbanti chimici – del contadino è quello di rimuovere le cosiddette "erbacce". Tutti hanno sempre pensato che le piante infestanti danneggiassero i raccolti.
Ebbene Fukuoka fa notare che:
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1) in natura le piante vivono e crescono insieme;
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2) le radici delle erbe penetrano a fondo nel terreno smuovendolo e facendo entrare aria;
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3) quando le erbe concludono il loro ciclo vitale, forniscono l'humus che permette ai microrganismi della biosfera di svilupparsi arricchendo e fertilizzando il terreno.
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Tutto avviene da sé, per l'appunto l'agricoltura del non fare.
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Il testo più famoso di Masanobu Fukuoka, tradotto anche in lingua italiana, è La Rivoluzione del Filo di Paglia

domenica 21 febbraio 2010

Martin L. King, verso una nuova società.


“Sono convinto che se vogliamo metterci dalla parte giusta della rivoluzione mondiale, noi dobbiamo sottoporci a una radicale rivoluzione di valori. Dobbiamo rapidamente allontanarci da questa società centrata sui beni, e andare verso una società centrata sulle persone. Quando le macchine, i computer, i profitti, e i diritti di proprietà sono considerati più importanti delle persone, i tre mostri del razzismo, materialismo estremo e militarismo non possono più essere sconfitti ”.

Martin Luther King disse queste parole a New York, nella Riverside Church, il 4 Aprile del 1967.

venerdì 19 febbraio 2010

La Via del Cerchio


Considerala come vuoi...
E' una via, ma anche un luogo, una dimensione, uno stile...
...tu cosa ci vedi?

martedì 16 febbraio 2010

Ritornare a ricordare

Comincia un passo dopo l'altro ad intraprendere la strada che conduce dentro te stesso e troverai quel punto in cui tutto è cominciato, il punto che non si è mai mosso e in cui tu sei sempre rimasto, nonostante tu possa aver pensato di aver fatto tanta strada e di esserti perso oppure allontanato da quello che cercavi. In realtà non te ne sei mai allontanato. E' solo la mente che si allontana, ma TU non sei la mente....